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Presentazione Manifesto della Dieta Mediterranea al GIffoni Film Festival

Il Manifesto della Dieta Mediterranea presentato ai ragazzi del GFF 2024. Intervista a Emilio Ferrara su Cookist

Vogliamo valorizzare la Dieta Mediterranea e ciò che rappresenta, ovvero il riconoscimento e l’apprezzamento delle tradizioni culinarie, degli ingredienti locali e della cucina sana che caratterizzano questa dieta. Si tratta di mettere in luce i benefici nutrizionali, culturali e sociali di questa alimentazione sottolineando il rispetto per la varietà di ingredienti freschi, come frutta, verdura, olio d’oliva e pesce, e il modo in cui questi contribuiscono al benessere delle persone e dell’ambiente. La valorizzazione implica anche il sostegno alle comunità locali e agli agricoltori che producono questi alimenti, promuovendo una catena alimentare sostenibile e responsabile“.

Così Emilio Ferrara, presidente del Consorzio Edamus che promuove e organizza il Salone della Dieta Mediterranea, in una intervista concessa a Leonardo Ciccarelli su Cookist, il prestigioso magazine dedicato a chi ama la cucina.

L’occasione è l’edizione 2024 del Giffoni Film Festival di Giffoni Valle Piana, nell’ambito di un food talk che ha visto la presentazione del Manifesto della Dieta Mediterranea alle giovani generazioni, con la conduzione della giornalista Maria Rosaria Sica.

Un momento della presentazione

Dopo la presentazione in chiusura della terza edizione del DMED a Paestum, il Manifesto è diventato il veicolo per continuare a parlare del valore della Dieta Mediterranea, anche al mondo dei giovani.

I bambini ed i ragazzi, come viene ribadito nello stesso articolo su Cookist, rappresentano proprio la platea più importante da raggiungere per consentire una piena diffusione dei principi che sono alla base della Dieta Mediterranea, uno stile di vita esemplare ma non da tutti seguito, nemmeno in Italia, patria dello stile mediterraneo.

I ragazzi leggono il Manifesto della Dieta Mediterranea

Dobbiamo avviare campagne di sensibilizzazione attraverso i media locali, i social media e le pubblicazioni, enfatizzando i benefici per la salute e l’importanza culturale della Dieta Mediterranea“, prosegue Emilio Ferrara nell’intervista pubblicata su Cookist, presentando ai ragazzi il Manifesto come “uno strumento di coinvolgimento per i cittadini e le istituzioni, scritto per stimolare queste ultime a impegnarsi su cinque punti fondamentali: valorizzare, supportare, creare unione, preservare e innovare“.

L’educazione alimentare nelle scuole e nei contesti vicini ai più piccoli è un valido strumento per trasmettere i principi della Dieta Mediterranea e far crescere adulti consapevoli del valore dello stile mediterraneo, sia per la salute che per l’ambiente.

Leggi l’articolo completo su cookist.it

manifesto della dieta mediterranea

La presentazione del Manifesto della Dieta Mediterranea chiude la terza edizione del DMED

La presentazione del Manifesto della Dieta Mediterranea ha chiuso la 3 giorni di eventi, approfondimenti, talk, masterclass, cooking show e spettacoli che hanno caratterizzato la terza edizione del DMED – Salone della Dieta Mediterranea.

Il progetto DMED è organizzato dal Consorzio Edamus ed ha visto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Regione Campania, della Regione Basilicata, della Regione Calabria, la Regione della Sicilia e della Provincia di Salerno, di Italia Ortofrutta, di Confindustria. Oltre alla partnership con Legambiente e Poste Italiane e con diverse fondazioni nazionali, all’interno del DMED 2024 sono stati presenti anche il Parco archeologico di Paestum e Velia ed il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ad animare la manifestazione ci ha pensato l’Associazione Borghi Autentici d’Italia con circa 30 espositori provenienti da tutta Italia. 

È bello poter constatare che ogni attesa della terza edizione 2024 del DMED è stata soddisfatta. La “partnership” quale principio dell’agenda 2030 adottato come tema è stato foriero del “costruire insieme”. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato fiducia e che hanno contribuito a consolidare il potenziale di questo progetto – ha dichiarato Emilio Ferrara, presidente Consorzio Edamus – il tema “persone” adottato per il 2025 è la guida per proseguire su questa strada. La valorizzazione della dieta mediterranea a beneficio della collettività, raggiungendo nel tempo anche tutte le altre comunità emblematiche è l’obiettivo che ambiamo a raggiungere con il Manifesto della Dieta Mediterranea. Il Manifesto è uno strumento politico sottoscritto e condiviso in questi giorni da tantissimi rappresentanti istituzionali. Un progetto che ci auguriamo di ampliare con il contributo di tanti”.

Realizzato dal Consorzio Edamus, con i contributi di Emilio Ferrara, Loredana Parisi, Luca Fresolone ed Aldo Padovano, a sottoscrivere il Manifesto sono stati tra gli altri:

  • Luigi D’Eramo, sottosegretario di Stato al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste;
  • Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania;
  • L’onorevole Attilio Pierro e l’onorevole Marco Cerreto, entrambi membri della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati;
  • Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Regione Campania;
  • Fabio Leone, dirigente del servizio qualità e marketing brand sicilia, Regione Siciliana, assessorato regionale dell”agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, dipartimento regionale dell’Agricoltura;
  • Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria;
  • Alessandro Galella, assessore politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata;
  • Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta Unione Nazionale;
  • Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno;
  • Stefano Pisani, referente della comunità emblematica italiana del Cilento e sindaco di Pollica;
  • Michelina Ruocco, dirigente del CNR;
  • Giuseppe Coccorullo, presidente del Parco del Cilento e del Vallo di Diano;
  • Michele Buonomo, membro del direttivo nazionale di Legambiente;
  • Vito Amendolara, docente universitario ed estensore sulla legge regionale sulla Dieta Mediterranea in Campania;
  • I consiglieri regionali della Campana Franco Picarone, Andrea Volpe e Michele Cammarano;
  • il presidente della Consulta dei Distretti del Cibo Angelo Barone.

Non solo i rappresentanti istituzionali hanno firmato il Manifesto della Dieta Mediterranea. A firmare il Manifesto della Dieta Mediterranea, infatti, sono stati anche il maestro pizzaiolo Errico Porzio, il maestro pasticciere Sal De Riso, gli chef Federico Fusca e Luca Pappagallo, i giornalisti Luciano Pignataro, Leonardo Ciccarelli, Alessandra Lombardi, Nadia Taglialatela, Barbara Politi, Maria Rosaria Sica e Angelica Amodei, ma soprattutto tantissime persone comuni che si sono riversate a Paestum nei giorni del DMED.

Come annunciato nella prefazione anche da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola ed ex ministro all’ambiente, l’obiettivo del Manifesto è quello di promuovere, in chiave innovativa ed inclusiva, i valori dello stile mediterraneo di tutto il bacino italiano che affaccia sul Mare Nostrum. Parliamo di tutto ciò che riguarda l’attivazione di relazioni virtuose e solidali, della produzione sostenibile di cibo, della tutela della biodiversità, del rispetto della terra e dell’ambiente, dei ritmi naturali delle genti, della valorizzazione delle tradizioni in chiave innovativa, delle eccellenze e delle tipicità.

Partendo dalla comunità emblematica del Cilento, il DMED è stata una manifestazione di respiro nazionale sulla Dieta Mediterranea. Un vero e proprio forum sullo stile di vita mediterraneo che nasce come collettore delle esperienze sul tema della dieta mediterranea, oggetto di confronto al NEXT di Paestum tra il 24 e il 26 maggio scorso. Oltre a parlare di cibo, di buona agricoltura, di pesca sostenibile, di culture e tradizioni, di ambiente e territori, largo spazio sarà dato al confronto scientifico sul tema grazie alla presenza del centro studi dieta mediterranea  “Angelo Vassallo” del Comune di Pollica guidato dall’esperta internazionale di politiche alimentari ed educazioni dei buoni stili di vita Sara Roversi; le attività scientifiche messe assieme dal CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e diverse università del centro sud Italia tra le quali Università di Salerno, Università di Napoli Federico II e Università della Basilicata.

Il progetto DMed – Salone della Dieta Mediterranea trae la propria ispirazione dalla consapevolezza del valore rappresentato dalla Dieta Mediterranea per lo sviluppo sostenibile dei territori, alla luce del riconoscimento quale patrimonio immateriale Unesco.

Grande novità di quest’anno è stata la prima edizione italiana del Campionato della Pasta Fatta a mano, evento dedicato al patrimonio culturale ed enogastronomico dell’Italia intera: la pasta fresca fatta a mano. Il progetto “Campionato della Pasta fatta a mano” è realizzato da BTL Prod srl, in coproduzione con il Consorzio Edamus e che vede già il supporto di partner di rilievo come la Fondazione Vincenzo Agnesi dedicata alla valorizzazione della pasta italiana nel mondo, della scuola di alta formazione In Cibum e dell’azienda Molini Pizzuti. Ad aggiudicarsi i premi assoluti sono state due donne: la 27enne sarda Ylenia Parente si è aggiudicata il primo posto ed il “Pettorello” di Sasà Sorrentino, oltre a tutti i premi speciali, per la categoria Professionisti; la 84enne Maria Teresa Russo, nonnina di Capaccio, si è aggiudicata il primo premio per la categoria Amanti.

Seguitissimi i cooking show realizzati da tantissimi operatori del food, del turismo, della cultura e dello sviluppo dei territori. Oltre ai rappresentanti istituzionali dell’AIC – Associazione Italiana Cuochi, l’AMPI – Accademia maestri pasticceri italiani e l’Accademia Nazionale Pizza DOC, sono stati presenti:

  • Salvatore De Riso, Presidente dell’AMPI e maestro pasticcere italiano;
  • Gioacchino Bonsignore, giornalista Tg5 Mediaset;
  • Federico Fusca, chef e food influencer;
  • Roberto Valbuzzi, chef e volto di “Cortesie per gli Ospiti”;
  • Tommaso Foglia, maestro pasticcere e volto di “Bake Off Italia”;
  • Luca Pappagallo, cuoco e personaggio TV;
  • Errico Porzio, maestro pizzaiolo in collaborazione con l’Accademia Nazionale Pizza Doc.

Cooking show realizzati anche grazie al supporto di brand come Paolozza Arredamenti e grandi impianti con il supporto di Angelo Po Grandi cucine, De Luca Attrezzature per la ristorazione con il supporto di Zwilling Ballarini ed Industria Grafica FG.

Grande successo di pubblico anche per tutti gli eventi tenutisi nel giardino del NEXT di Paestum, alcuni a cura di UNPLI Salerno e poi con l’intervento del gruppo Folk Gregoriano, delle musiche popolari di Marianna Ricciardi e i concerti serali dei VienteTerra, dei Settebocche, dei Sibbenga Sonamo e lo spettacolo dei comici VillaPerBene, con gli stand dello street food mediterraneo affollati a tutte le ore.

Un successo per la terza edizione del DMED che si proietta già all’edizione 2025. Le date della quarta edizione del Salone della Dieta Mediterranea saranno quelle del 30, 31 maggio e 1 giugno 2025. Un appuntamento da segnare in agenda.

Consorzio Edamus organizzatore DMED

Edamus, il consorzio organizzatore del Salone della Dieta Mediterranea

Il Salone della Dieta Mediterranea nasce da una intuizione del Consorzio Edamus, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la Dieta Mediterranea patrimonio Unesco ed il suo stile di vita, sinonimo da sempre di benessere per le persone e per l’ambiente.

Il consorzio prende forma nel 2018 grazie alla consolidata esperienza dei soci fondatori nel settore della produzione agricola, della consulenza manageriale, della promozione e valorizzazione del food Made in Italy.

Edamus ha lo scopo di ideare e mettere in campo progetti che possano aiutare le aziende consorziate a sviluppare il proprio business e a dare loro una maggiore visibilità nazionale e internazionale.

Uno dei progetti di successo del consorzio è Italian Fruit Village, un format di promozione itinerante del Made in Italy che propone e sviluppa contenuti di valore nell’ambito delle fiere agroalimentari più importanti al mondo.

Food, marketing e management sono le parole che definiscono al meglio il lavoro del consorzio, il cui impegno è volto anche a dare valore alle eccellenze agroalimentari dei territori le cui produzioni sono alla base dell’alimentazione della Dieta Mediterranea.

Il Salone della Dieta Mediterranea nasce dalla volontà del Consorzio Edamus, un consorzio di imprese del mondo dell’agroalimentare, con l’obiettivo di avere un luogo di approfondimento sullo stile di vita mediterraneo, legato in particolare al tema della internazionalizzazione delle eccellenze agroalimentari prodotte dal territorio – spiega Emilio Ferrara, presidente del consorzio. Un evento che si caratterizza per la presenza di numerosi attori del mondo istituzionale, accademico, della ricerca e produttivo“.

Come per le edizioni precedenti, anche per il 2024 il Consorzio Edamus ha pensato il Salone della Dieta Mediterranea quale luogo di narrazione e approfondimento dello stile di vita esemplare che ancora si fatica ad adottare. Il tema dell’edizione del 2024 sarà la partnership, una delle 5P dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU, insieme a Persone, Pianeta, Pace e Prosperità.

L’appuntamento è a Paestum dal 24 al 26 maggio presso il Next – ex Tabacchificio di Capaccio Paestum.

La Dieta Mediterranea è salutare ma in quanti la seguono?

La Dieta Mediterranea è salutare ma in quanti la seguono?

“La Dieta Mediterranea è sinonimo di salute e sostenibilità, sia ambientale che economica“. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione dell’inaugurazione del Villaggio Coldiretti a Roma.

In questa occasione si è parlato molto del valore della Dieta Mediterranea, sottolineando i suoi benefici nella prevenzione delle malattie cardio-vascolari, del diabete di tipo 2, di numerosi tipi di tumore e delle malattie neuro-degenerative. Seguire questo regime alimentare, quindi, aumenta la longevità della popolazione e ha un impatto notevole anche sull’ambiente, perché incentiva le filiere corte e i prodotti di stagione.

La Dieta Mediterranea pare allora la scelta migliore per condurre uno stile di vita sano a tavola e non solo. Ma è davvero così? Purtroppo a seguirne i principi è una parte minima della popolazione italiana.

Oggi in Italia solo una percentuale minoritaria segue i principi della Dieta Mediterranea, senza differenze tra Regioni e lo stato socio-economico, spiega il ministro Schillaci. È importante che ci impegniamo per il recupero e la diffusione della nostra dieta tradizionale e salutare puntando sull’educazione alimentare, a partire dai più piccoli e dalle scuole“.

L’educazione alimentare nelle scuole pare la strada percorribile per insegnare ai bambini l’importanza del mangiare sano.

L’obiettivo è accrescere la consapevolezza che l’alimentazione determina lo stato di salute a breve ma soprattutto a lungo termine. In più, in Italia abbiamo il vantaggio di disporre di una filiera agroalimentare di qualità che offre tutti i nutrienti della Dieta Mediterranea“, conclude il ministro della Salute.

Fonte

Ansa

Dieta Mediterranea e disturbo da stress post traumatico

La Dieta Mediterranea aiuta a contrastare i sintomi del disturbo da stress post traumatico

Ai tanti benefici della Dieta Mediterranea, già riconosciuti dalla comunità scientifica, si aggiungono nuove evidenze che dimostrano come questo regime alimentare e questo stile di vita, siano uno dei più salutari al mondo.

Uno degli ultimi studi, pubblicato su Nature Mental Health, analizza il legame fra regime alimentare, microbioma intestinale e sviluppo delle emozioni e conclude che la Dieta Mediterranea può aiutare ad alleviare i sintomi del disturbo da stress post traumatico e anche a prevenirli.

Il disturbo da stress post traumatico è una patologia che riguarda la salute mentale e interessa le persone che hanno vissuto un’esperienza particolarmente traumatica. Il ricordo dell’evento traumatico può scatenare insonnia, ansia, irritabilità, depressione, rabbia e ne consegue la difficoltà a vivere in modo sereno, con importanti conseguenze sulla propria salute.

Le emozioni che viviamo sono strettamente connesse con il microbioma intestinale, ovvero tutti gli organismi che sono presenti nel nostro intestino, comunemente conosciuti come flora intestinale.

Lo studio, condotto su un campione di circa 200 partecipanti, ha analizzato la loro dieta quotidiana, insieme ad altri parametri, ed ha permesso di dimostrare che chi portava in tavola gli alimenti tipici della Dieta Mediterranea (pesce, verdure, legumi, cereali, frutta, olio extra vergine di oliva, poca carne rossa e pochi zuccheri) sviluppava minori sintomi legati ad eventi traumatici.

Nel dettaglio, erano le verdure, la frutta ed il pesce a generare importanti benefici, a differenza del consumo di carni rosse e lavorate. Il microbioma di chi consumava maggiormente questi alimenti presentava una specie di batterio che svolgeva una funzione di protezione rispetto alla patologia.

Fonte

Nature Mental Health