Consorzio Edamus organizzatore DMED

Edamus, il consorzio organizzatore del Salone della Dieta Mediterranea

Il Salone della Dieta Mediterranea nasce da una intuizione del Consorzio Edamus, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la Dieta Mediterranea patrimonio Unesco ed il suo stile di vita, sinonimo da sempre di benessere per le persone e per l’ambiente.

Il consorzio prende forma nel 2018 grazie alla consolidata esperienza dei soci fondatori nel settore della produzione agricola, della consulenza manageriale, della promozione e valorizzazione del food Made in Italy.

Edamus ha lo scopo di ideare e mettere in campo progetti che possano aiutare le aziende consorziate a sviluppare il proprio business e a dare loro una maggiore visibilità nazionale e internazionale.

Uno dei progetti di successo del consorzio è Italian Fruit Village, un format di promozione itinerante del Made in Italy che propone e sviluppa contenuti di valore nell’ambito delle fiere agroalimentari più importanti al mondo.

Food, marketing e management sono le parole che definiscono al meglio il lavoro del consorzio, il cui impegno è volto anche a dare valore alle eccellenze agroalimentari dei territori le cui produzioni sono alla base dell’alimentazione della Dieta Mediterranea.

Il Salone della Dieta Mediterranea nasce dalla volontà del Consorzio Edamus, un consorzio di imprese del mondo dell’agroalimentare, con l’obiettivo di avere un luogo di approfondimento sullo stile di vita mediterraneo, legato in particolare al tema della internazionalizzazione delle eccellenze agroalimentari prodotte dal territorio – spiega Emilio Ferrara, presidente del consorzio. Un evento che si caratterizza per la presenza di numerosi attori del mondo istituzionale, accademico, della ricerca e produttivo“.

Come per le edizioni precedenti, anche per il 2024 il Consorzio Edamus ha pensato il Salone della Dieta Mediterranea quale luogo di narrazione e approfondimento dello stile di vita esemplare che ancora si fatica ad adottare. Il tema dell’edizione del 2024 sarà la partnership, una delle 5P dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU, insieme a Persone, Pianeta, Pace e Prosperità.

L’appuntamento è a Paestum dal 24 al 26 maggio presso il Next – ex Tabacchificio di Capaccio Paestum.

DMED al fruit logistica a Berlino

DMED 2024 presentato in Germania al Fruit Logistica e al Biofach

Il nuovo anno è iniziato all’insegna della promozione e della valorizzazione della Dieta Mediterranea.

In occasione di due importanti fiere internazionali, tenutesi entrambe in Germania, il Consorzio Edamus ha presentato la terza edizione del Salone della Dieta Mediterranea, che si terrà a Paestum dal 24 al 26 maggio, presso il NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio.

Il primo appuntamento è andato in scena a Berlino, al FRUIT LOGISTICA, dal 7 al 9 febbraio, dove si è svolta la più grande fiera dell’ortofrutta al mondo.

Negli spazi dell’Italian Fruit Village, il format di promozione e internazionalizzazione del prodotto fresco italiano ideato dal consorzio, si è tenuta la presentazione del DMED 2024.

Durante l’incontro, moderato dalla giornalista Rosaria Sica, sono intervenuti:

  • l’Onorevole Marco Cerreto, membro della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati
  • Massimiliano Del Core, presidente Ortofrutta Italia
  • Gennaro Velardo, presidente Italia Ortofrutta
  • Emilio Ferrara, presidente Consorzio Edamus
  • Loredana Parisi, coordinatrice DMED

La settimana dopo il Village ha fatto tappa a Norimberga, al Biofach, dal 13 al 16 febbraio, per partecipare alla fiera leader mondiale del cibo biologico.

Anche qui si è parlato del Salone della Dieta Mediterranea e dei tanti appuntamenti che animeranno la manifestazione nella penultima settimana di maggio a Paestum.

Per ogni informazione su DMED 2024 basta contattare la segreteria.

La Dieta Mediterranea è salutare ma in quanti la seguono?

La Dieta Mediterranea è salutare ma in quanti la seguono?

“La Dieta Mediterranea è sinonimo di salute e sostenibilità, sia ambientale che economica“. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione dell’inaugurazione del Villaggio Coldiretti a Roma.

In questa occasione si è parlato molto del valore della Dieta Mediterranea, sottolineando i suoi benefici nella prevenzione delle malattie cardio-vascolari, del diabete di tipo 2, di numerosi tipi di tumore e delle malattie neuro-degenerative. Seguire questo regime alimentare, quindi, aumenta la longevità della popolazione e ha un impatto notevole anche sull’ambiente, perché incentiva le filiere corte e i prodotti di stagione.

La Dieta Mediterranea pare allora la scelta migliore per condurre uno stile di vita sano a tavola e non solo. Ma è davvero così? Purtroppo a seguirne i principi è una parte minima della popolazione italiana.

Oggi in Italia solo una percentuale minoritaria segue i principi della Dieta Mediterranea, senza differenze tra Regioni e lo stato socio-economico, spiega il ministro Schillaci. È importante che ci impegniamo per il recupero e la diffusione della nostra dieta tradizionale e salutare puntando sull’educazione alimentare, a partire dai più piccoli e dalle scuole“.

L’educazione alimentare nelle scuole pare la strada percorribile per insegnare ai bambini l’importanza del mangiare sano.

L’obiettivo è accrescere la consapevolezza che l’alimentazione determina lo stato di salute a breve ma soprattutto a lungo termine. In più, in Italia abbiamo il vantaggio di disporre di una filiera agroalimentare di qualità che offre tutti i nutrienti della Dieta Mediterranea“, conclude il ministro della Salute.

Fonte

Ansa

Dieta Mediterranea e disturbo da stress post traumatico

La Dieta Mediterranea aiuta a contrastare i sintomi del disturbo da stress post traumatico

Ai tanti benefici della Dieta Mediterranea, già riconosciuti dalla comunità scientifica, si aggiungono nuove evidenze che dimostrano come questo regime alimentare e questo stile di vita, siano uno dei più salutari al mondo.

Uno degli ultimi studi, pubblicato su Nature Mental Health, analizza il legame fra regime alimentare, microbioma intestinale e sviluppo delle emozioni e conclude che la Dieta Mediterranea può aiutare ad alleviare i sintomi del disturbo da stress post traumatico e anche a prevenirli.

Il disturbo da stress post traumatico è una patologia che riguarda la salute mentale e interessa le persone che hanno vissuto un’esperienza particolarmente traumatica. Il ricordo dell’evento traumatico può scatenare insonnia, ansia, irritabilità, depressione, rabbia e ne consegue la difficoltà a vivere in modo sereno, con importanti conseguenze sulla propria salute.

Le emozioni che viviamo sono strettamente connesse con il microbioma intestinale, ovvero tutti gli organismi che sono presenti nel nostro intestino, comunemente conosciuti come flora intestinale.

Lo studio, condotto su un campione di circa 200 partecipanti, ha analizzato la loro dieta quotidiana, insieme ad altri parametri, ed ha permesso di dimostrare che chi portava in tavola gli alimenti tipici della Dieta Mediterranea (pesce, verdure, legumi, cereali, frutta, olio extra vergine di oliva, poca carne rossa e pochi zuccheri) sviluppava minori sintomi legati ad eventi traumatici.

Nel dettaglio, erano le verdure, la frutta ed il pesce a generare importanti benefici, a differenza del consumo di carni rosse e lavorate. Il microbioma di chi consumava maggiormente questi alimenti presentava una specie di batterio che svolgeva una funzione di protezione rispetto alla patologia.

Fonte

Nature Mental Health

Le comunità emblematiche della Dieta Mediterranea

Koroni in Grecia;

Soria in Spagna;

Chefchaouen in Marocco;

Agros a Cipro;

Tavira in Portogallo;

le isole di Brač e Hvar in Croazia;

Pollica in Cilento, per l’Italia.

Sono le sette comunità emblematiche della Dieta Mediterranea, che insieme hanno proposto la candidatura di questo stile di vita come patrimonio immateriale Unesco.

Come riporta la Carta dei valori della Dieta Mediterranea Unesco per <<“Comunità emblematica” si intende la comunità indicata nel dossier di candidatura Unesco come rappresentativa dei valori universali dichiarati Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, che nel caso dell’Italia è rappresentata dalla comunità di Pollica-Cilento, luoghi dove ha vissuto per molti anni il fisiologo americano Ancel Benjamin Keys, per studiare, elaborare e dimostrare le ipotesi dei suoi studi sull’epidemiologia delle malattie cardiovascolari, che lo condussero a formulare le ipotesi sull’influenza degli stili di vita su tali patologie e sui benefici apportati dall’adozione della cosiddetta “dieta mediterranea”, da lui coniata ed intesa nell’accezione di stile di vita (dal greco diaita). La Comunità emblematica è dunque quella maggiormente rappresentativa della Dieta Mediterranea ma certamente non è l’unica comunità in cui è praticata>>.

Il compito delle comunità emblematiche è proteggere, valorizzare e promuovere la Dieta Mediterranea non solo in chiave di stile di vita e di benessere personale ma anche quale elemento indispensabile per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, per lo sviluppo sostenibile dei territori.

DMED 2024

DMED 2024 all’insegna della partnership dal 24 al 26 maggio

Il mese e la location restano gli stessi per l’edizione 2024 del Salone della Dieta Mediterranea. Le nuove date che fissano il calendario della prossima edizione vanno dal 24 al 26 maggio, sempre al NEXT – Nuova Esposizione ex Tabacchificio di Capaccio Paestum (SA).

Restano i punti cardine della manifestazione, promossa e organizzata dal Consorzio Edamus, che trae la propria ispirazione dalla consapevolezza del valore rappresentato dalla Dieta Mediterranea per lo sviluppo sostenibile dei territori, alla luce del riconoscimento quale patrimonio immateriale Unesco nel 2010.

Cibo, Cultura e Benessere sono sempre le parole chiave del modello che abbraccia i Paesi del Mediterraneo, per poi andare oltre e approfondire i temi legati all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU, per la cura e la salvaguardia del nostro Pianeta.

In particolare, nel 2024 si parlerà di Partnership, una delle 5P dell’Agenda 2030, autentici piani di azione del programma dell’ONU, insieme a Persone, Pianeta, Pace e Prosperità.

Nelle parole di Emilio Ferrara, presidente del Consorzio Edamus, uno dei primi propositi per la nuove edizione del DMED.

Stiamo già lavorando per la redazione di un vero e proprio Manifesto della Dieta Mediterranea che presenteremo ufficialmente all’edizione 2024 del DMED. Attorno al Manifesto uniremo quanti più territori possibile sia nel meridione d’Italia che nell’intero bacino del Mediterraneo. Una sfida enorme per il futuro che ci consentirà di tutelare e consegnare la Dieta Mediterranea alle future generazioni in tutta la sua autenticità”.

Futuro e Dieta Mediterranea, infatti, camminano sulla stessa strada, insieme a identità, sviluppo e ambiente.

Carmine Battipede

Carmine Battipede e l’intuizione dell’importanza della Dieta Mediterranea

A Carmine Battipede, dispensatore di sogni, progetti e umanità…

Recita così la targa affissa in piazza Risorgimento a Battipaglia per ricordare il fondatore del Festival Internazionale Teatro Ragazzi.

Il nome di Carmine Battipede non è solo legato ad una delle stagioni più ricche di fermento culturale della cittadina della piana del Sele. Il suo nome fa rima anche con la valorizzazione della Dieta Mediterranea quando questo termine non era in voga e nessuno dava a questo stile di vita un ruolo particolarmente significativo, né dal punto di vista nutrizionale, né per lo sviluppo del territorio.

Facciamo un passo indietro e vediamo come nacque l’intuizione che portò Carmine Battipede a capire in anticipo sui tempi il valore della Dieta Mediterranea.

Erano i primi anni del nuovo millennio e Carmine Battipede si appassionava alla storia di Ancel e Margareth Keys, gli studiosi americani che avevano condotto per lunghi anni delle ricerche sulla Dieta Mediterranea. Grazie a questi studi i due ricercatori erano arrivati a collegare la longevità delle popolazioni del Cilento e la scarsa incidenza di alcune patologie, quali quelle cardiache, proprio allo stile di vita mediterraneo.

I coniugi Keys si erano poi trasferiti in Italia, nella comunità di Pioppi, proseguendo i loro studi ed alternando i soggiorni fra l’America e il Cilento.

Carmine Battipede iniziava a dare una forma alla miriade di informazioni che leggeva sulla Dieta Mediterranea e scorgeva il valore di tutto quell’universo ancora precluso a tanti.

Nel 2003 si recò in America, grazie alla Provincia di Salerno, per conoscere personalmente i coniugi Keys, ormai anziani. Da quell’incontro nacque la nuova consapevolezza dell’importanza della Dieta Mediterranea tanto che l’anno dopo fondò il Museo Vivente della Dieta Mediterranea, proprio a Pioppi e proprio dedicato alla figura di Ancel Keys.

Da allora la Dieta Mediterranea ne ha fatta di strada!

È aumentata la percezione dell’immenso valore che rappresenta per i territori che la praticano e l’Unesco nel 2010 l’ha iscritta nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, su proposta di alcuni Paesi del Mediterraneo, fra cui anche l’Italia.

A Carmine Battipede va il riconoscimento di aver visto lontano e di aver capito fin da subito il ruolo che la Dieta Mediterranea poteva avere per lo sviluppo dei territori.

Prosperità tema portante del DMED 2023

Prosperità, il tema portante del DMED 2023

Siamo determinati ad assicurare che tutti gli esseri umani possano godere di vite prosperose e soddisfacenti e che il progresso economico, sociale e tecnologico avvenga in armonia con la natura”. Questo proposito dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU, è stato lo spunto che ha permesso di identificare il tema portante del DMED 2023.

Partendo dalle parole chiave Cibo, Cultura e Benessere, alte espressioni del modello che abbraccia i Paesi del Mediterraneo, il DMED è stata l’occasione per andare oltre, per approfondire i temi legati all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, per la cura e la salvaguardia del nostro Pianeta.

In particolare, l’attenzione è stata posta sulla Prosperità, uno dei cardini del programma di azione nonché una delle 5P alla base di ogni indicazione di crescita dell’Agenda 2030, insieme a Persone, Pianeta, Pace, Partnership.

Il Salone della Dieta Mediterranea, con i suoi tantissimi eventi, ha permesso di approfondire il tema della prosperità intesa proprio come una armoniosa crescita personale ed economica, che deve avvenire senza lasciare indietro nessuno e nel rispetto della Natura che ci circonda.

In questo discorso si inseriscono alla perfezione i valori della Dieta Mediterranea, della biodiversità delle colture, dei ritmi dettati dalla convivialità e delle piccole comunità, in cui si portano avanti tradizioni e saperi che hanno un’origine antica ma che sono in grado di aiutare ad affrontare le sfide del mondo moderno come i cambiamenti climatici.

Il CNR ha patrocinato il DMED 2023

CNR al DMED 2023 fra divulgazione scientifica e celebrazione del centenario della fondazione

Il CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche ha patrocinato il DMED 2023 ed ha svolto una importante attività di divulgazione scientifica rivolta ad adulti, bambini e ragazzi su diversi aspetti della Dieta Mediterranea. Inoltre il DMED è stato scelto quale evento per celebrare il Centenario dalla fondazione del CNR.

Fra le attività di divulgazione scientifica previste dal programma, due talk in area Lukeion: il primo su “Agricoltura sostenibile e Dieta Mediterranea“, a cura di Michelina Ruocco, dirigente CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP), il secondo su “La vita del superorganismo Ape“, a cura di Gennaro Di Prisco, CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP).

Intervista a Michelina Ruocco, dirigente CNR

Tanti i momenti di approfondimento tenutisi durante la tre giorni del Salone della Dieta Mediterranea che hanno coinvolto grandi e piccoli, con il format CNR LAB, le cui attività si sono svolte sotto la responsabilità scientifica ed organizzativa della Dott.ssa Maurilia Maria Monti (IPSP).

Gli Istituti del CNR che hanno partecipato alla manifestazione (IPSP, IGB e IBB) fanno parte della rete CREO (CNR Campania Rete Outreach), la Rete del CNR della Campania per la comunicazione e la divulgazione.

La postazione CNR LAB
CNR LAB
CNR LAB
CNR LAB
CNR LAB
CNR LAB
CNR LAB
Studenti della Duquesne University al DMED 2023

Duquesne University di Pittsburgh (Usa) incontra l’Università degli Studi della Basilicata al DMED 2023

Il DMED 2023 è stata l’occasione per approfondire temi di grande rilievo per la salute e cementare rapporti fra istituti di ricerca quali l’Università Duquesne in Rome di Pittsburgh (Usa) e l’Università della Basilicata.

Proprio nel giorno inaugurale del Salone della Dieta Mediterranea, venerdì 26 maggio, il DMED ha accolto oltre 50 studenti dell’Università americana. Prima hanno assistito al taglio del nastro e alla cerimonia inaugurale con traduzione simultanea in lingue inglese e poi si è tenuto un talk di approfondimento scientifico in sala Lukeion.

The intersection of human health: the environment, development and food” il titolo del convegno curato dal Prof. Giovanni Quaranta, ordinario dell’Università degli Studi della Basilicata.

L’incontro, anch’esso svoltosi con traduzione simultanea in italiano, ha permesso di approfondire l’impatto della Dieta Mediterranea su sanità, benessere e ambiente. Temi di particolare interesse per gli studenti dell’Università americana con sede a Roma e per i presenti al convegno.

Un momento del convegno
Una parte della platea
Il Prof. Giovanni Quaranta
La consegna delle cuffie per la traduzione simultanea
Alcuni studenti dell’Università americana ascoltano la traduzione della cerimonia inaugurale